L’avventura della nostra amica Marsela, vissuta in pieno e fino all’ultima emozione: “ … un’esperienza durata ben 17 giorni tra montagne, laghi, fiume, mare, spiagge, coste, paesaggi mozzafiato, caldo (caldissimo), freddo, pioggia, salite e discese … strade come piste e strade sterrate da cagarsi sotto. Con giorni che si alternavano tra volersi bene ed odiarsi, andare d’accordo e bisticciare.“ (cit. Marsela)
Un anno fa conosco il mio ragazzo, Jacopo, al bar dove lavoravo, luogo molto frequentato dai bikers. Non sono mai stata un’amante della moto perché non mi dava sicurezza e ne avevo il terrore. Fino a quando non arriva lui che riesce a tranquillizzarmi, ma soprattutto a farmi capire che potevo fidarmi… e così è stato.
Da qui partono le nostre numerose gite durante il weekend. Ma poi arriva il fatidico giorno, quando lui mi propone, come vacanze estive, un tour in alcuni paesi dei Balcani, ovviamente tutto in moto. Precisamente CROAZIA, MONTENEGRO, MACEDONIA ed ALBANIA.
Ok! Ammetto che qua ho sganasciato gli occhi e l’idea iniziava a turbarmi. Si trattava di fare più di 4000 Km in 17 giorni e 250 km al giorno di media quindi stare per ore sopra una sella. La moto in questione è una Yamaha Tracer MT-09 e per quanto provino a spacciarla per una moto da turismo … tanto da turismo non è. Posso assicurare che dopo 300 km senti il tuo “lato B” completamente paralizzato e le ginocchia scricchiolare (sicuramente non è scomoda come quelle sportive ma neanche comoda come un GS … Ahimè!!)
Oltre a ciò il vero problema era: la valigia, i capelli sempre scarruffati per via del casco, portarsi dietro poca roba, niente vestitini carini (anche se io uno l’ho portato, risultato poi inutile), no piastra capelli, no phon, solo roba comoda ed utile … ma soprattutto POCA!!!
Ripensandoci adesso dico: “Ma il bello di andare in moto è proprio questo, un po’ selvaggi”
BENE! Dico di sì.
Da brava zavorrina aspettavo solo il giorno di partenza, all’itinerario aveva già pensato il mio biker Jacopo.
09/08/2018 GIORNO DI PARTENZA
Noi abbiamo deciso di fare l’andata via terra quindi si prende l’autostrada da Pistoia fino a Trieste con brevi soste lungo il tragitto
(e per fortuna esiste l’interfono).CROAZIA
Attraversiamo il confine con una toccata e fuga in Slovenia e poi dritto in Croazia. Percorriamo la cosiddetta “Jadranska Magistrala“, una strada lungo la costa che ci degna di un panorama mozzafiato, piena di curve ed un asfalto ben tenuto.
Da non perdersi la strada che porta a Sveti Jure considerata oltretutto “dangerous road”. Detta così suscita un po’ di paura ma in realtà si tratta semplicemente di una strada di montagna che porta ad una cima alta quasi 1700 m con alcuni tornanti più impegnativi. Tappa assoluta Zara dove si gode di un tramonto romanticissimo ed inoltre si celebra il famoso “Saluto al Sole”. Infine Dubrovnik e Makarska. Per non dimenticare il Parco Nazionale di Krka (Parco Nazionale della Cherca), spettacolare attrazione di cascate e laghetti visitabile a piedi seguendo uno dei tanti percorsi disponibili.
MONTENEGRO
Continuando verso sud arriviamo a Montenegro. Beh qua ci si diverte! Per noi è stata una vera rivelazione, in assoluto il paese che ci è piaciuto più di tutti.
Arriviamo a Cattaro dove si può ancora visitare la vecchia città e naturalmente da non perdersi le Bocche di Cattaro. Lasciandocela alle spalle si risale per una serpentina raggiungendo Lovcen e vi posso assicurare che il paesaggio in cima è strepitoso! Da fare assolutamente il Durmitor. Impossibile descrive la bellezza di questo posto. Un luogo, ancora per poco, sconosciuto alla folla dei turisti. Scendendo verso sud percorriamo la P14 che va da Pluzine a Zabljak. Qui il panorama ci lascia senza parole e tutto diventa più suggestivo. Proseguendo verso Podgorica lungo la strada troviamo il Monastero di Ostrog, meta di pellegrinaggio molto ambita dagli ortodossi. Si raggiunge risalendo una strada di montagna ma la particolarità che ci colpisce è la struttura del monastero, incastonato contro la parete rocciosa di una rupe.
ALBANIA
Attraversiamo il confine facendo lungo largo il Lago di Scutari, quasi 300 km con soste pari a zero. Un’infinità!! In quel preciso momento mi sono detta “la prossima volta villaggio turistico!!!”. Però la fine è arrivata. Arriviamo a Scutari già col buio. La mattina seguente ci aspettavano altri chilometri per raggiungere il Lago di Koman dove da qui, il giorno successivo, avremo dovuto prendere un traghetto che percorreva tutto il fiume Drin fino ad arrivare a Fjerze. Una traversata lunga 2 ore ma il panorama meritava!!! Arrivati a Fjerze decidiamo di andare al Parco Nazionale della Valle di Valbona, chiamato anche Il Miracolo della Alpi Albanesi. Di una bellezza suggestiva, meta adatta per coloro che amano la natura incontaminata. In seguito scendiamo ancora per poi fare tappa in MACEDONIA. Anche qua toccata e fuga. Mezza giornata dedicata ad una breve visita al Lago di Ocrida ed alla Old Town.
La strada è ancora lunga: prossima tappa Saranda. Il sud dell’Albania recentemente è una meta molto ambita dai turisti ed ahimè così si è rivelata. Arriviamo a Saranda e la prima cosa che vedi è il traffico, tantissima gente (troppa) e albergoni attaccati l’uno all’altro (se vi piace lo stile Rimini-Riccione siete nel posto giusto).
Decidiamo di scappare fino a raggiungere la spiaggia più vicina e meno affollata. La costa è veramente incantevole caratterizzata da spiagge con sassolini bianchi ed acqua cristallina.. nulla da dire!! Decidiamo di regalarci almeno due giorni di relax quindi piazziamo la tenda a Dhermi, una delle tante spiagge lungo la costa molto tranquilla e familiare. Finiti i giorni di relax risaliamo verso nord per arrivare a Durazzo dove da qua prenderemo il traghetto per il ritorno in Italia ma prima di arrivare tappa assoluta a Valona. Si tratta di una città portuale che con il tempo è stata modernizzata rendendola una vivace cittadina di mare. Da non perdere!!
Ed ecco arrivato l’ultimo giorno del nostro #balcantour. Ci imbarchiamo a Durazzo per poi arrivare a Bari dopo 8 ore di traversata.
Arrivati a Bari la strada per risalire è ancora lunga quindi decidiamo di fermarci sul Gargano per visitare la Baia di Zagara che purtroppo si è rivelato altro. La baia è stata privatizzata da un albergo quindi l’unico modo per accedervi è essere cliente del albergo. E vabbè ce ne facciamo una ragione consolandoci con una foto dal alto.
Proseguendo verso casa ci fermiamo sul Gran Sasso arrivando fino a Campo Imperatore. Sosta d’ obbligo in un chioschino lungo strada dove puoi comprare gli arrosticini e grigliare da sé con gli appositi barbecue messi a disposizione. Una figata!! Abbiamo pernottato in un campeggio che si trovava nei pressi del Lago di Campotosto caratterizzato da un paesaggio affascinante. Il giorno successivo sveglia presto (come in tutta la vacanza) e partiamo per visitare Amatrice e Norcia. Il centro di Amatrice è ancora delimitato dalle forze militari e lungo strada capisci il perché. Se siete di cuore debole consiglio di pensarci bene ad una gita del genere. Quello che vi vedrete intorno è straziante. Quindi proseguiamo verso Norcia. Anche qua il centro non esiste quasi più ma potete fermarvi in uno dei tanti negozi e mangiare un panino con il formaggio e gli affettati locali. Bono!!
Ora che abbiamo la pancia piena e siamo riposati si risale in sella per fare una tirata fino a Pistoia con una sola sosta benzina!!!
25/08/2018 RITORNO A CASA
Arrivati a casa stranamente non mi sentivo affatto stanca anzi durante il viaggio pensavo “appena arrivo tocco il letto e svengo” e invece no!!
Nella mia testa continuavo ancora a vedere quei posti bellissimi ed avevo un sorriso stampato in faccia riguardando quelle foto per l’ennesima volta. Questo tipo di vacanza non è paragonabile ad una vacanza stile Maldive ma oggi posso dire che preferisco questa (certo che le Maldive non le butto via).
Abbiamo trovato il sole, si è preso la pioggia, giornate che si alternavano tra mare e montagna, caldo e freddo, abbigliamento comodo, strade che si alternavano tra tornanti e sterrato, dormire in tenda e quant’altro … ma questi sono i pro e i contro di viaggiare in moto.
Sta a noi zavorrine decidere se adattarsi e continuare l’avventura!
… voglio chiudere il viaggio con quest foto che rappresenta un po’ la nostra avventura: una tenda, una moto, uno stendino improvvisato, il mare ed il tramonto …Un’avventura sorprendentemente piacevole … Stanchi ma felici …
Se volete conoscere più dettagli riguardo il nostro viaggio questi sono i miei contatti social, sarò molto felice di darvi qualche dritta 🙂
Facebook: MARSELA ALICKA
Instagram: @marsy_ali
Un abbraccio ed alla prossima avventura!!
Scrivi un commento