Una zavorrina in moto sulle strade del Chianti
Ed eccoci di nuovo qui, tornata davanti al pc per raccontarvi il mio fantastico viaggio in moto, in Toscana sulle Strade del Chianti.
Vi do qualche indizio, ma sicuramente capirete che quello che ho fatto, è quello che faccio ogni anno e che aspetto sempre con trepidazione: #tracer #chianti #amici #moto
… 4 paroline magiche che messe insieme formano un’abbinata vincente:
RITROVO TRACER CHIANTI 2021 – 25/26/27 Giugno
Il Raduno Nazionale, al quale partecipiamo ormai da 4 anni, è stato rimandato a Settembre. Ma siccome noi tutti siamo abituati a vederci almeno 2 volte l’anno (Raduno + Adunata di fine anno) dai “piani alti” è arrivata la soluzione.
Cambia la parola, ma la sostanza è quella. Per noi è l’occasione per rivedere tutti gli amici sparsi per l’Italia.
Ma partiamo dall’inizio, ossia dal nostro avvicinamento.
Partenza ore 9 da Melegnano e secondo Google Maps ci aspettava un viaggio di 320 km (circa 3 ore e mezza) destinazione Figline Valdarno. Quindi l’idea era di arrivare verso le 14 (max) e buttarci subito in piscina.
Invece l’abbiamo allungata un po’, siamo usciti dall’autostrada zona Sasso Marconi, abbiamo recuperato un paio di amici che ci aspettavano e ci siamo goduti un po’ di curve nei paesini e passi circostanti.
Pausa pranzo al fresco in zona Monzuno (BO) con toccata e fuga al Passo del Muraglione (tra Toscana ed Emilia).
E poi finalmente, verso le 17.30 circa, la nostra destinazione: Figline Valdarno presso il Norcenni Girasole Village.
Ed subito piscina!!!
La sera abbiamo rivisto tutti i nostri amici che vediamo solo in queste occasioni, conosciuto altre nuove persone e scherzato come sempre. La cosa strana è che ci vediamo solo 1/2 volte l’anno, ci seguiamo sui social, ma quando ci incontriamo è come se ci fossimo visti il giorno prima.
Ma veniamo al giorno più importante, il primo giorno di ritrovo e il primo viaggio tra le bellezze della Toscana e del Chianti
Sabato mattina: briefing pre-giro, consegna pettorine per le staffette (noi sempre presenti) e si parte.
Greve in Chianti, Panzano in Chianti, San Gusmè, Quercegrossa, Poggibonsi, Castellina in Chianti, Radda in Chianti.
Un viaggio tra le colline verdi, i campi con le balle di fieno, i piccoli borghi. Panorami che ti trasmettono tranquillità e che ti catapultano in un ambiente rilassante, senza la frenesia delle città, dove il tempo si ferma e ti immagini distesa su un prato a guardare il cielo. Oppure a camminare tra i vigneti. O ancora a passeggiare nei piccoli borghi, tra le case e i negozietti.
Domanda: vi siete mai chiesti perché in ogni luogo del Chianti, gira che ti rigira, c’è sempre la figura di un Gallo Nero? Che sia raffigurato sui cartelli o come statua nei paesi, è sempre lì.
E ho scoperto che, secondo la leggenda, tutto ebbe inizio con “Due città, due cavalieri, due galli”.
… i Comuni medievali di Siena e Firenze si contendevano il territorio per la supremazia in un infaticabile susseguirsi di scontri e battaglie. Il compito di definire i rispettivi confini territoriali fu affidato ad un solo cavaliere per fazione, che partendo dalla propria città al canto del gallo si sarebbe incamminato alla volta delle mura rivali: laddove i due si fossero incontrati, quello sarebbe stato il confine. La fortuna dell’una o dell’altra città, dunque, non ricadeva tanto sulla scelta del cavaliere, quanto piuttosto sulla scelta del gallo che lo avrebbe dovuto svegliare… Siena scelse un gallo bianco docile e la sera prima della sfida lo rimpinzò affinché al mattino fosse carico di energie; Firenze, al contrario, si affidò ad un gallo nero ruspante che lasciò a digiuno per molto tempo. Successe allora che, non appena aperta la stia, il galletto nero fiorentino balzò fuori e iniziò a cantare per la fame ben prima che sorgesse il sole, così che il rispettivo cavaliere partì spedito e in netto vantaggio sul rivale senese … Il punto esatto dell’incontro fu poco fuori dal centro abitato di Castellina in Chianti, che ancora oggi porta il nome di Croce Fiorentina… E così, racconta la leggenda, il Gallo Nero divenne il simbolo del Chianti.”
(Fonte https://www.visitchianti.net/la-leggenda-del-gallo-nero/ )
Ma la cosa più bella di questo tragitto, a parte i panorami, è stato l’incontro con loro … In un semplice scatto si vede tutta la felicità di 2 ragazzini, in vespa, spensierati e felici.
Chissà cos’avranno pensato quando sono stati sorpassati da quasi 100 moto che li hanno salutati …
Per il pranzo ci siamo fermati a Castellina in Chianti, presso Il Fondaccio Dai Dottori, un bellissimo luogo immerso nel verde. Cibo ottimo e vino squisito, ma non poteva essere il contrario.
Rientrati al Village ci siamo dati 2 appuntamenti fissi e inderogabili … la piscina (prima) e la serata tutti insieme poi, logicamente a tifare Italia agli Europei !!!
Domenica mattina: altro giro tutti insieme, più corto ma sempre interessante. Reggello, Passo della Consuma, Vallombrosa.
Noi ci siamo staccati dopo pochi km, per fare rientro a casa ma mi hanno detto che lo spettacolo di quelle zone “vale il costo del biglietto”.
Purtroppo, non sono riuscita a salutare nessuno, nessuna foto insieme … niente di niente. Ma per fortuna “è stata tutta colpa vostra”.
Eh siiii, mi avete bloccato per chiedermi le Magliette Zavorrina 2021. Tante ragazze, ma anche tantissimi ragazzi che l’hanno acquistata per le loro zavorrine. Sono partita da casa con una borsa laterale piena di magliette e sono tornata con la borsa quasi vuota.
Non potete mancare!! E se non vi siete ancora iscritti fatelo subito … al 3 settembre manca ormai pochissimo.
A presto.