Se siete in procinto di organizzare un breve viaggio in Provenza, per ammirare la fioritura della lavanda, in questo racconto troverete tantissimi consigli. La nostra zavorrina Silvana ci racconta il suo mini tour di 3 giorni in moto lungo la Strada della Lavanda, tra campi in fiore e borghi provenzali.

Di norma, la stagione della fioritura avviene da metà giugno a metà agosto
… quindi affrettatevi e buona lettura !!!!

Ciao a tutte, sono Silvana e oggi vi voglio raccontare il nostro mini-tour alla scoperta della Strada della Lavanda. Un viaggio di 3 giorni tra Giugno e Luglio … il periodo migliore per viaggiare e scoprire i colori dei campi in fiore.

Questo itinerario va a scoprire un bellissimo angolo della Francia seguendo una strada che ci porta ad attraversare l’altipiano di Valensole e il Parco del Luberon, ricchissimi di coltivazione di lavanda. Coltivazioni che nel mese di luglio fioriscono coprendo gran parte della regione con il loro caratteristico colore viola. Insomma, se si va in questa zona nel periodo giusto, tra l’inizio e la seconda parte di luglio, si entra in un mondo fatato che lascia veramente a bocca aperta.

Venerdi 30 giugno partiamo da casa, vicino Saronno (VA), per raggiungere direttamente Lago di Sainte- Croix per essere pronti al mattino successivo per la Via della Lavanda.

Sabato mattina risaliamo in sella in direzione dell’altipiano di Vallensole, giriamo l’estremità nord del Lago di Sainte-Croix e superata Roumoules seguiamo la famosa “Route de Lavande“, tutta ricoperta da fori di lavanda viola, raggiungendo poi Valensole.

Valensole – Il villaggio è spesso snobbato dai flussi turistici ma è davvero grazioso con le sue vie antiche, la fontana del 1700, le cappelle e il panorama viola che lo circonda. Questo fazzoletto di terra, fra la valle della Durance e le gole del Verdon, rappresenta una tappa fondamentale per chi vuole ammirare lo spettacolo della lavanda. Infatti da fine giugno a metà luglio è un vero angolo di paradiso, un tripudio di profumi e di colori che sapranno regalarvi attimi di pura felicità che potrete godere al meglio la mattina presto, prima che il sole cocente renda ustionante la zona.

Da Vallensole proseguiamo alla volta del Parco del Luberon attraversando antichi borghi abbarbicati sulle rocce come Manosque, Bonnieux, Lacoste.

Provenza e la Strada della Lavanda

Manosque – Nonostante sia soffocata da una periferia industriale, Manosque è una bella cittadina provenzale dal centro storico raccolto ad anello che ha dato i natali allo scrittore Jean Giono che così la descrisse: “Di notte la città respirava solo attraverso le fontane”.

Bonnieux – Uno dei borghi più belli del Luberon, circondato da caratteristiche mura medioevali. Come Gordes anche questo meraviglioso villaggio è stato teatro delle riprese di “Un’ottima annata” del regista Ridley Scott con Russell Crowe. Questo borgo spettacolare si costruisce su livelli nascosto da una parete di roccia. Le sue vecchie chiese, le possenti mura e le viuzze caratteristiche vi sedurranno per la loro pittoresca bellezza.

Da vedere L’antica Eglise Vieille du Haut. In una vecchia dimora c’è un piccolo posto davvero caratteristico, Il Museo della Panetteria che racconta la storia, le tradizioni e le tecniche della produzione popolare del pane in Provenza. Ponte Julien un bell’esempio di architettura romana con piloni traforati per limitare la pressione dell’acqua in caso di piene. Tra Bonnieux e Saignon si estende il Plateau du Claparèdes che abbraccia una serie meravigliosa di incroci immersi nella lavanda.

Lacoste – Questo villaggio arroccato è dominato dalle rovine del castello del marchese de Sade: qui si ritirò per sfuggire alle critiche dei suoi racconti licenziosi. A Lacoste condusse una vita libertina prima di essere arrestato e di passare 27 anni di prigionia prima di essere indotto al suicidio. Il castello, che vantava 45 stanze cadde in rovina e poi venne acquistato da Pierre Cardin e trasformato in un teatro che a luglio ospita il Festival di Lacoste.

Proseguiamo poi per Menerbes ritenuto un altro dei borghi più belli di Francia. Il “villaggio fortezza” ha una particolare forma allungata che si estende su un promontorio roccioso, è un luogo ricco di fascino e davvero caratteristico e salire le sue ripide vie fino al vecchio castello gratifica per la bellezza del panorama.

Da vedere il Museo dei Cavatappi: questo piccolo museo descrive i mille modi per stappare una buona bottiglia di vino e permette una visita alle cantine con botti di rovere cui segue una degustazione di vini.

Raggiungiamo poi Gordes. Questo meraviglioso villaggio arroccato su uno sperone di rocca è semplicemente spettacolare. Le bianche rocce che compongono le case rendono il borgo soggetto agli infiniti cambiamenti dettati dal variare della luce nelle diverse ore della giornata e la sua posizione raccolta e arroccata lo rendono unico e inimitabile.

Da vedere: il panorama sul Luberon dalle vecchie mura. La roccaforte domina il villaggio e custodisce alcune chicche come la scala a chiocciola, piccola meraviglia di ingegnosità e un superbo camino, il secondo più grande di Francia.

Poco lontano da qui andiamo a visitare la spettacolare Abbazia di Senanque. Arrivando da una stradina tortuosa, la vista di questa abbazia cistercense circondata dai campi di lavanda sarà un’immagine da cartolina che si aprirà ai vostri occhi.

L’ Abbazia di Senanque

Il villaggio di Gordes

Dopo l’esperienza dei borghi provenzali ritroviamo di nuovo i campi di lavanda e il nostro mondo ritorna tutto viola. Circondati da quell’ambiente raggiungiamo Sault, Ferrassières e Revest-du-Bion. A questo punto il nostro viaggio riprende la strada di casa dirigendo alla volta di Digne-les-Bains (mentre il colore viola poco sbiadisce). Questa deliziosa cittadina ai piedi delle Alpi è circondata da distese di lavanda, sia selvatica che coltivata e che rappresenta un punto fermo sia per l’economia locale sia per i turisti che qui si fermano ad ammirarne i colori.

Da vedere: La città vecchia e la cattedrale, una delle chiese romaniche più affascinanti della Provenza. Il belvedere che si raggiunge dai giardini pubblici, dopo il ponte sulla Bléone, un affluente della Durance e da non perdere qualche ora alle piscine termali della città per concedervi magari un rigenerante bagno nella lavanda.

Domenica mattina, ci rimettiamo in moto e percorriamo la strada verso casa, con la memoria piena di ricordi.

A presto e spero che il mio racconto vi sia utile per organizzare il vostro nuovo viaggio 🙂

ZAVORRINA SILVANA

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