In questo racconto, molto personale, Cherry ci spiega come è nata la sua passione per le 2 ruote. Grazie a suo padre e alla sua grande passione per la moto, fin da piccola ha percorso km su e giù per le montagne, abbracciata a lui, senza paura e ammirando panorami che le sono rimasti nel cuore. E ora, con il suo biker, continua a coltivare la “passione che le ha trasmesso il suo papà”.
Sono Cherry e si può dire, che la passione per le moto ce l’ho nel DNA!!
Tutto è cominciato in tenera età, all’incirca a 7 anni. Mio padre, centauro da sempre, ha deciso di mettermi in sella … naturalmente con la sua supervisione. A quell’epoca, aveva una “custom” che mi è rimasta sempre nel cuore (e a questo mi riallaccerò più avanti…). Ho ancora adesso in mente l’immagine di quella moto tutta nera e cromature … non ricordo il nome, ma ricordo che era l’antenata del Virago 535 per rendervi l’idea.
Ricordo con piacere i giri fatti su e giù per le nostre montagne (abito in Piemonte) abbracciata al mio papy … senza alcuna paura sin dalla prima volta. Era bello sentire l’aria in viso e riuscire persino a dormire (ma era una sorta di sonno vigile, perché l’ho sempre seguito nelle curve perfettamente!)
Poi, causa un brutto incidente in cui la moto ha fatto una brutta fine (tranquille… il mio papà è in perfetta forma!!), ha cambiato genere… è passato alla gloriosa Honda Africa Twin. Quella, era ancora più grande, toccavo con le punte dei piedi le pedaline, ma in compenso era ancora più comoda e più versatile perché ci sbizzarrivamo, oltre che per le strade, anche per sentieri e mulattiere sterrate.
Tutto questo è durato per 8 anni, fino a quando causa forza maggiori mio padre ha abbandonato la vita da centauro (e si, lui era un centauro a tutti gli effetti e usava la moto 365 giorni l’anno!!)
Passano gli anni ed il gene biker si assopisce, anche se mio padre a 14 anni mi voleva far prendere il patentino e mia madre, che non amava per niente la moto, non ha voluto ed io mi sono adeguata.
Arriviamo al 2003, anno in cui il mio compagno, dopo un anno di mia insistenza (mi fermavo ad ogni moto e gli dicevo “Compratene una”) ha deciso di farmi questo regalo. Abbiamo avuto il piacere di avere come prima moto una Honda Shadow 600 … e come poteva essere se non tutta nera e cromatura in memoria di quella del mio papy?
Qui mi si è aperto un mondo… quello dei motoraduni Custom, che non avevo idea esistesse.
In quell’anno abbiamo fatto 16.000 km, girando ad ogni festa biker, conoscendo un sacco di bella gente che porto nel cuore (e si perché i biker, non sono brutti sporchi e cattivi come pensa la maggior parte della gente).
La nostra prima bambina ci ha accompagnati fino all’anno scorso, e poi abbiamo voluto passare di categoria, per così dire, con una più grande (Aquila 650 Hyosung) della quale, state certi, vi racconterò ogni nuova avventura …
A presto.
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