Esiste un kit di sopravvivenza della zavorrina ?
Andare in moto è un’avventura, e come per tutte le avventure bisogna prepararsi in modo da non trovarsi troppo impreparate. Certo il bello dell’avventura è andare incontro a ciò che non si conosce, ma questo non significa essere delle irresponsabili. È un po’ come decidere di andare in montagna per scalare una vetta e partire con le infradito … non si fa!
Essere una zavorrina significa a tutti gli effetti vivere il mondo della moto a 360 °
Il tipico pensiero di una zavorrina prima di partire per un viaggio, che sia solo un pomeriggio di festa, che sia per un tour di qualche giorno è più o meno questo:
“Io e il mio biker, innamorati, giornata di sole, cielo terso, amici, pranzetto in una baita in montagna, velocità di crociera moderata, inconvenienti zero, tutto deve andare bene “
A volte è proprio così ed il sogno si avvera! Bingo!
Ci sono invece casi in cui il cielo terso e la giornata di sole diventano improvvisamente qualcos’altro. Soprattutto quando si sale in montagna le condizioni climatiche tendono a cambiare repentinamente, il cielo inizia a diventare coperto di nuvole, e tu pensi e speri che non piova, ed invece sulla visiera del tuo casco inizi a vedere qualche gocciolina, ecco ci siamo!!
Ma tu non sei una sprovveduta e sai che la tua TUTA ANTIPIOGGIA, ti riparerà da questa maledetta acqua.
Il mio consiglio è di avere sempre una tuta antipioggia intera, e se possibile anche le protezioni antipioggia per le scarpe e per i guanti. Ricordati che avere mani e piedi bagnati significa poi avere freddo in tutto il corpo. In commercio ce ne sono davvero diversi, io ho scelto la linea ZONZO acquistata da Wheel’Up, in quanto in formato COMPRESSO occupa davvero pochissimo spazio e pesa meno di un beauty da borsetta. Ci sono anche delle tute antipioggia con colori fluorescenti in modo da farsi notare in strada soprattutto quando la visibilità è pessima.
Un altro importante consiglio è di procurarsi un marsupio in modo da avere sempre a portata di mano le cose più importanti ed utili senza la necessità di svestirsi, che come sappiamo con i guanti è sempre una impresa eroica.
Nel caso si viaggi in autostrada, si lo so è sempre meglio un passo di montagna o una strada collinare, ma a volte quella che chiamiamo PALLOSTRADA, la si deve fare, e prima o poi si arriva al casello.
In macchina il casello è una cosa facile, si arriva si paga e si va via. Se poi sei dotato del TELEPASS allora non devi neanche fermarti.
In moto no, il casello autostradale è sempre un momento difficile … tirare fuori il biglietto, i soldi dove sono aspetta, prima sfilarsi i guanti, uno cade per terra, aiuto!
In soccorso al nostro biker veniamo noi zavorrine, che nel nostro marsupio abbiamo messo sia il biglietto autostradale, che il bancomat, e come delle vere gazzelle arriviamo pronte al casello, il nostro biker perderà molto meno tempo, penseremo noi a tutto, e via felici verso il nostro viaggio.
Certo da brave zavorrine possiamo anche consigliare al nostro biker di adoperarsi per attivare anche il telepass sulla moto … tutto più facile e veloce!!
In alternativa ai marsupi che sono poco fashion e ingrassano, io consiglio il BORSELLO GAMBA , che viene allacciato sia sulla coscia che a livello della cintura, in modo da non farlo scappare via. Io ho acquistato un prodotto della GIVI con cui mi trovo davvero bene anche perché ha le cerniere adatte all’uso con i guanti.
Un altro importante consiglio è quello di portarsi sempre gli OCCHIALI DA SOLE , soprattutto quando si sale in montagna ad altezze importanti. Quando infatti si arriva finalmente in cima e si toglie il casco, i nostri occhi non sono abituati all’impatto del bianco della neve, soprattutto in giornate di sole in cui il riflesso moltiplica l’effetto, e si affaticano inutilmente.
Ma noi brave zavorrine tiriamo fuori dal nostro borsello gli occhiali da sole … e avremo modo di goderci il meritato panorama in modo ottimale!
Mai dimenticarsi di proteggere il collo, sia con dei foulard, che con delle protezioni idonee che si trovano normalmente in commercio. Spesso infatti sottovalutiamo l’impatto dell’aria sul nostro collo che è invece una delle parti più sollecitate del nostro corpo. E succede così che arriviamo a fine giornata distrutte, per non parlare poi dei giorni a seguire in cui sembriamo paralizzare dalla cervicale.
Il mio consiglio è di utilizzare dei sottocaschi con la protezione per il vento del collo. In questo modo andiamo a proteggere sia il nostro ultimo taglio di capelli, fatto proprio il giorno prima dalla nostra amica parrucchiera, che il nostro collo. Questi prodotti vanno a chiudersi sotto la nostra giacca e fanno sì che il vento non dia troppo noia. Io utilizzo un prodotto specifico , un SOTTOCASCO DAINESE, ma quest’anno io e il mio biker abbiamo fatto una follia e abbiamo preso dei sottocaschi in fibra con dei disegni spettacolari…
Ultimo consiglio a tutte le zavorrine … essere una zavorrina significa andare in moto, ma da brave donne troveremo sempre spazio per un rossetto e un correttore per gli occhi … siamo donne eh!
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